Marco Bici, Domenica Luppino e Gioacchino Schembri, tutti romani di nascita o di adozione in una collettiva dal 28 settembre all’11 ottobre
Dal 28 settembre all’11 ottobre espongono in via Capo d’Africa 9 a Roma tre artisti, Marco Bici, Domenica Luppino e Gioacchino Schembri, tutti romani di nascita o di adozione. Espongono in questa collettiva per la prima volta tutti e tre assieme. «La realtà di Domenica Luppino è fatta di sintesi e geometrizzazione, quella di Gioacchino Schermbri è intrisa di messaggi simbolici e lo stesso Marco Bici (dei tre il più guidato dalla figurazione) lascia intravedere tracce di memoria e immaginazione onirica nel realizzare i suoi corpi» (Barbara Pellegrini).
Dagli anni Ottanta
Marco Bici frequenta a partire dagli anni Ottanta corsi serali presso licei artistici romani, e poi, da autodidatta approfondisce la tecnica pittorica a olio su tela. Solo dal 2016, dopo anni di studio decide di prendere parte a svariate collettive a livello nazionale.
Al Festival dei Due Mondi
Domenica Luppino nasce come impressionista poi approda al surrealismo e al futurismo e infine al cubismo. Ha partecipato a più edizioni dell’Euroassemblaggio Milano-Spoleto, del Festival dei Due Mondi a Spoleto e a numerose mostre in Italia e all’estero. Vive a Roma dove espone in diverse gallerie d’arte.
l’Informale
Gioacchino Schembri (sua l’opera della foto) è siciliano di origine e romano d’adozione, dopo un primo periodo di nature morte si dedica all’Informale che prende prepotentemente corpo nella sua attività. ha partecipato a diverse mostre personali e collettive ricevendo consensi ed apprezzamenti. nel 2017 due sue opere sono entrate a far parte della collezione Sgarbi.
Un momento del vernissage mentre Gioacchino Schembri legge una poesia del Prof. Buttarelli critico d’arte intervenuto.
Gioacchino Schembri con due artisti e il Prof. Buttarelli.